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  by  Published: giovedì 14 novembre 2019 15:14:33

Metodi di insegnamento innovativi, all’Itts ‘Volta’ si sperimenta il Pbl

Nell’ambito di Erasmus plus, fino al 16 novembre incontri e confronti nella scuola perugina - Studenti di vari Paesi europei affrontano il tema dell’eccessivo uso della plastica nelle scuole

  • I ragazzi del progetto
  • Studenti a confronto
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(AVInews) – Perugia, 14 nov. – “È emersa la presa di coscienza da parte degli studenti della necessità di un rapido cambio comportamentale rispetto all’uso della plastica. C’è bisogno di una maggiore educazione verso questa tematica e vogliono essere da esempio per i loro coetanei. Quello che è più importante, però, è il percorso utilizzato per arrivare a questi risultati, fatto di studio, confronto e autovalutazione”. Queste le dichiarazioni della professoressa dell’Istituto tecnico tecnologico statale (Itts) ‘Alessandro Volta’ di Perugia Maria Laura Mammoli, coordinatrice del progetto europeo ‘Problem based learning - Real life approach’, un’iniziativa nell’ambito di Erasmus plus che ha preso il via questa settimana proprio nel capoluogo umbro.

Sperimentare nuovi metodi d'apprendimento. Fino al 16 novembre, infatti, la scuola perugina ospita docenti e studenti di vari Paesi europei che si confrontano per ridurre il consumo di plastica nelle scuole proponendo soluzioni alternative e innovative, come prevede il metodo Pbl. “Ormai da diversi anni – ha commentato Gianni Mario Fiorucci, insegnante di informatica all’Istituto ‘Volta’ – la nostra scuola sperimenta nuove metodologie per far sì che gli studenti possano diventare una componente attiva, a fronte della lezione tradizionale in cui l’alunno è solamente un soggetto passivo. Il Pbl è una di queste”.

Il metodo Pbl. Noto anche come ‘Apprendimento orientato ai problemi’, il metodo Pbl è una forma di studio che stimola gli studenti a trovare una soluzione a un determinato problema in maniera indipendente, attraverso l’osservazione e l’analisi. “Abbiamo ospitato quindici studenti, cinque dal Portogallo, cinque dalla Germania e cinque dalla Croazia – ha spiegato Fiorucci – che, insieme agli alunni del nostro istituto, si sono cimentati nel proporre delle idee sul problema della plastica, un tema attuale e strettamente connesso all’Agenda 2030, per il goal della sostenibilità”. Ogni giorno, dalla mattina fino al tardo pomeriggio, hanno luogo attività, incontri e confronti tra docenti e alunni che, per l’occasione, sono ospitati dalle famiglie degli studenti perugini.

Obiettivi. “La finalità – ha concluso il professor Fiorucci – è quella di verificare se questa metodologia può produrre dei risultati migliori nell’apprendimento ed estenderla e condividerla con altri Paesi europei. L’ideale sarebbe poi creare anche dei database di problemi che possono essere consultati e usati anche da altre scuole”.

Manuel Guerrini


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