(AVInews) – Perugia, 12 giu. – Dopo aver completato Perugia, prima città in Italia a essere stata interamente cablata da of con infrastruttura ftth, aver aperto i cantieri a Terni ed essere in procinto di partire con il cablaggio delle città di Spoleto, Foligno, Città di Castello (oltre ai comuni previsti dal bando Infratel), Open fiber, martedì 12 giugno, ha avviato il cantiere per il cablaggio di Castel Giorgio. Nello specifico, nel paesino dell’orvietano saranno posati circa 15 chilometri di tubi, per collegare 1.400 unità immobiliari con i lavori ultimati entro l’anno. Ma Castel Giorgio sarà sede anche di una delle centrali, l’Umbria, infatti, è stata divisa in quattro zone, interconnesse fra loro anche sfruttando la rete regionale realizzata in maniera lungimirante negli anni scorsi dalla Regione. Gli altri comuni della zona che vedranno aprirsi dei cantieri di fibra sono Allerona, Alviano, Attigliano, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle, Montegabbione, Parrano, Penna in Teverina e Porano.
A Castel Giorgio, parterre di tutto rispetto per l’avvio del cantiere: la presidente e il vicepresidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e Fabio Paparelli, il sindaco di Castel Giorgio Andrea Garbini, e i sindaci di alcuni dei comuni in cui sono partiti o stanno per partire i lavori, il direttore generale di Infratel (società in house del Ministero dello sviluppo economico e soggetto attuatore del piano nazionale banda larga), Salvo Lombardo. Presente inoltre il direttore network & operations cluster c&d di Open fiber (la società che si è aggiudicata a livello nazionale la gara per la costruzione e la gestione dell’infrastruttura pubblica in fibra ottica) Stefano Paggi e l’amministratore unico di Umbria digitale Stefano Bigaroni. Tutti gli interventi sono stati all’insegna dell’ottimismo e dell’evidenza del particolare momento felice, dal punto di vista tecnologico-digitale, per l’Umbria.
Il progetto, come è stato più volte ricordato e sottolineato, è partito con la firma del contratto nel novembre del 2017. Nello specifico, con l’attuazione del progetto si vuole portare nelle cosiddette aree bianche una connettività ad almeno 100 Mega nel 70 per cento delle unità immobiliari e a 30 Mega nel rimanente 30 per cento. Gli obblighi di questo piano prevedono l’applicazione della tecnologia Ftth (Fiber To The Home) o radiofrequenza ad alta capacità (antennine in frequenza licenziata per raggiungere ad almeno 30 Mega le case sparse); il collegamento in fibra di tutte le sedi pubbliche e di tutte le aree industriali (aree PIP).
Agostino Marotti