ECONOMIA
  by Rossana Furfaro Published: venerdì 19 maggio 2023 11:50:25

Gepafin proietta l’Umbria al vertice delle Fintech pubbliche italiane

Presentazione del progetto nella sede del Consiglio nazionale delle ricerche a Roma - Ora in prova, la piattaforma umbra è stata scelta da Anfir come progetto più innovativo e sarà messa al servizio di tutte le finanziarie pubbliche italiane

  • Vietti, presidente Anfir, e Campagna, vicepresidente Anfir
(AVInews) – Roma, 19 mag. – Una piattaforma tecnologica digitale che, previo caricamento automatico delle fatture, consente di mappare le relazioni commerciali tra soggetti economici collegati da reciproci rapporti di debito e credito, in modo da consentire l’estinzione, anche parziale, di queste reciproche posizioni debitorie e creditorie, senza riscorso a liquidità aggiuntiva esterna. In pratica, una sorta di compensazione multilaterale tra debiti e crediti, tra operatori economici aderenti al servizio. Si può sintetizzare così l’innovativo progetto Fintech della finanziaria pubblica regionale umbra Gepafin, presentato in anteprima mercoledì 17 maggio a Roma, nella sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche, nell’ambito dei festeggiamenti per il centenario del prestigioso ente di ricerca italiano. La piattaforma di Gepafin, attualmente in fase di sperimentazione, è stata illustrata in occasione di una giornata di studi organizzata dal Cnr-Issirfa (Istituto di studi sui sistemi regionali federali e sulle autonomie ‘Massimo Severo Giannini’) e selezionata dall’Associazione Nazionale delle Finanziarie Regionali (Anfir) quale iniziativa Fintech tra le più innovative a livello nazionale. Un riconoscimento che proietta così l’Umbria al vertice delle Fintech pubbliche italiane.

La piattaforma consente la regolazione e la certezza dei pagamenti fra imprese. Dopo i saluti del direttore del Cnr-Issirfa Giulio Salerno, a presiedere l’evento è stato il professore Michele Vietti, presidente dell’Anfir. Per Gepafin erano presenti il presidente Carmelo Campagna, il direttore Marco Tili e la responsabile del progetto Cecilia Moretti. Con lei anche la tutor del progetto, la professoressa Laura Grassi, direttrice dell’Osservatorio Fintech &Insurtech del Politecnico di Milano. “Siamo molto orgogliosi del fatto che il nostro progetto sia stato valutato come credibile e innovativo – ha commentato Campagna a margine dell’incontro –. Uno strumento che scelto da Anfir come progetto nazionale Fintech consentirà di facilitare la regolazione e la certezza dei pagamenti fra le imprese, anche in reti di impresa non precostituite. Ringrazio Moretti e Grassi per l’impegno e la passione dedicata a un progetto che rappresenta un unicum nel panorama delle Fintech italiane. Ringrazio la presidente Tesei. che ci ha sempre supportato nel percorso con entusiasmo, concretezza e le sue competenze professionali pregresse, e l’assessore Fioroni per gli spunti di riflessione frutto delle sue conoscenze del mondo digitale”.

Progetto a servizio di tutte le finanziarie pubbliche italiane. Il professor Vietti ha quindi ricordato che “il progetto della finanziaria umbra è stato scelto nell’ambito degli Stati Generali delle finanziarie pubbliche come progetto a servizio di tutte le finanziarie pubbliche italiane e può rappresentare una delle modalità con cui le stesse finanziarie possono innovare il livello di servizio a favore di imprese e territori di riferimento”. Tra gli interventi, da segnalare quello di Marco Giorgino, direttore scientifico dell’Osservatorio Fintech &Insurtech e dell’Osservatorio corporate governance del Politecnico di Milano, che ha illustrato quali possano essere le potenzialità del Fintech per le finanziarie regionali.

Come funziona. La piattaforma, già sottoposta all’interesse di alcune filiere agroalimentari umbre, dovrà: creare una rete peer to peer in cui ogni nodo sarà rappresentato da un utente (anche quindi appartenente a una filiera); valutare le interconnessioni esistenti tra debitori e creditori e agevolare la regolazione di incassi e pagamenti delle fatture attive e passive; raccogliere dati utili all’analisi degli scambi tra filiere e tra categorie anche georeferenziate.

Nicola Torrini


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