POLITICA
  by  Published: venerdì 17 febbraio 2017 13:35:40

Il Psi umbro si prepara al congresso incontrando il segretario Nencini

L’assemblea straordinaria si terrà a Roma a metà marzo. L’Umbria invierà 50 delegati - Le proposte all’interno dell’unica mozione saranno oggetto di pubblica consultazione
  • Un momento dell'incontro
    Al tavolo Nencini e Rometti
  • Riccardo Nencini e Silvano Rometti
    durante il dibattitto
  • Una numerosa platea
    presente all'incontro
(Avi News) – Perugia, 17 feb. – Anche la Federazione regionale umbra del Psi, forte dei suoi 1.500 iscritti, si prepara al congresso nazionale straordinario del partito che si terrà a Roma il 18 e 19 marzo. In vista dell’importante appuntamento politico, numerosi dirigenti, militanti e simpatizzanti socialisti provenienti da un po’ tutta la regione si sono ritrovati al Park hotel di Perugia per incontrare il segretario nazionale Riccardo Nencini. Nell’assemblea convocata per marzo, l’attuale sottosegretario di Stato alle infrastrutture e ai trasporti sarà anche l’unico candidato alla segretaria del partito con una mozione dal titolo ‘Oltre il Novecento’.

La necessità di un congresso straordinario. “In questo periodo – ha esordito Nencini – la situazione italiana è cambiata: un nuovo governo e una condizione economica che ancora non brilla. Ma anche un grande cambiamento a livello mondiale con l’elezione di Trump e le prossime elezioni in Germania. Era giusto, quindi, che una grande forza riformista della sinistra italiana facesse un checkup per poter dire la sua nei prossimi mesi”. Il congresso straordinario, che vedrà la partecipazione dall’Umbria di 50 delegati, arriva, infatti, a meno di un anno dal precedente congresso nazionale di Salerno. “Dopo il referendum e la bocciatura, da parte della Consulta, della legge elettorale – ha sottolineato il segretario regionale umbro del Psi Silvano Rometti –, il sistema politico sta entrando in una fase totalmente nuova. Si tratta di precisare la nostra linea politica e riproporre la nostra presenza a livello nazionale. In Umbria, in questo riusciamo bene considerando anche il recente risultato, molto significativo, alle elezioni provinciali. Il nostro obiettivo è mantenere in vita l’organizzazione in questa regione e contribuire al governo delle amministrazioni locali nel centrosinistra, con la nostra posizione identitaria e autonoma”.

Proposte aperte alla discussione. Durante l’incontro di Perugia, si sono quindi affrontati i temi, di carattere nazionale e internazionale, contenuti nel documento congressuale. Già dalla prossima settimana, le proposte dei socialisti per il governo del Paese saranno anche oggetto di pubblica consultazione, con l’invito aperto a tutti di inviare consigli e pareri. ‘La sinistra che vorrei’ sarà, infatti, lo slogan e il filo conduttore del prossimo congresso. “Ci aspettiamo oltre 50mila opinioni – ha affermato Nencini –. Tra le priorità che sottoporremo a valutazione ci sono la destinazione dello 0,5 per cento di Pil alla ricerca e alla formazione, interventi straordinari per la scuola pubblica e una patrimoniale una tantum, che colpisca le grandi ricchezze, per finanziare la fuoriuscita dal debito pubblico. Proponiamo anche di alzare la tassazione sul gioco d’azzardo, adesso soltanto al 10 per cento, per finanziare i 3,5 miliardi di euro di intervento richiesto dall’Unione europea”.

Legge elettorale. Nencini ha, quindi, affrontato il tema della legge elettorale. “La nostra indicazione – ha detto – va a una legge che rafforzi la possibilità di costruire coalizioni coese di governo. La migliore, in questo senso, è il Mattarellum o, in alternativa, una legge che consegni a una coalizione e non a un solo partito il premio di maggioranza al 40 per cento”.

L’Unione europea. Infine, il segretario nazionale si è espresso sull’Europa: “Quella che conosciamo va malissimo. Se rimane così, è destinata a non svolgere nessun ruolo nelle relazioni internazionali. Bisogna cambiarla modificando il trattato di Dublino sulle ondate migratorie, perché ciascuno abbia la sua parte e le sua responsabilità. Servono, poi, un ministro del tesoro unico e, soprattutto, gli Eurobond per investire di più nelle politiche del lavoro e dell’occupazione”.


Nicola Torrini


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