POLITICA
  by Rossana Furfaro Published: giovedì 22 dicembre 2016 12:16:44

Occupazione, Vinti (Sinistra italiana): Inps certifica “dramma” del lavoro in Umbria

“Necessario ‘Piano regionale del lavoro’ con reddito di cittadinanza”
  • Stefano Vinti
    esponente Sinistra italiana umbra

(Avi News) – Perugia, 21 dic. – “In Umbria continua a peggiorare la qualità del lavoro e ad aumentare la precarietà,come dimostrano i dati forniti dall’Osservatorio nazionale dell'Inps sul precariato riferiti al periodo gennaio-ottobre 2016”. Questo il commento di Stefano Vinti di Sinistra italiana Umbria rispetto alla situazione del lavoro nella regione.

La situazione attuale in cifre “Tre sono gli indicatori molto preoccupanti – ha aggiunto Vinti – : il crollo delle assunzioni a tempo indeterminato, le trasformazioni in contratti a tempo indeterminato, l’aumento esponenziale dell’utilizzo dei voucher. In Umbria il crollo delle assunzioni a tempo indeterminato è clamoroso,infatti, si passa dalle 17.689 unità del 2015 alle 10.111 del 2016, evidenziando il crollo percentuale più alto tra le regioni d’Italia, con un -42,8% a fronte di un -20,9% del resto del Paese.Le trasformazioni in contratti a tempo indeterminato di altre tipologie contrattuali son crollate tantissimo, -42%, molto più della media nazionale e con solamente un 18,2% delle nuove assunzioni che sono effettuate con contratto a tempo indeterminato,contro una media nazionale del 22%. Per finire,questa analisi degli orrori, ormai i voucher ‘comprati dal tabaccaio’ sono la bellezza di oltre due milioni, per la precisione 2.084.397, con un aumento del 33% rispetto al 2015 e del 66% rispetto al 2014. Questo sta a significare che alla fine dell’anno saranno circa 30mila le lavoratrici e i lavoratori umbri sfruttati con questo nuovo meccanismo”.

Il declino “Questi dati confermano, purtroppo – ha aggiunto Vinti –, il fallimento delle politiche del lavoro del governo Renzi e contemporaneamente ribadiscono il ‘declino’ economico e sociale dell’Umbria. Diventa urgente predisporre un ‘Piano regionale del lavoro’ per elevare il tasso di occupazione e una sorta di ‘reddito di cittadinanza’ per le decine di migliaia di umbri che sono disoccupati e privi di un reddito”.

Rottura sociale “L’Umbria – ha concluso Vinti – è arrivata al punto di rottura sociale: o s’inverte la direzione di marcia con una profonda svolta politica o si apre una stagione in cui vivremo la crisi economica, sociale e democratica più acuta mai registrata”.


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