Ricostruzione postsisma, a Spoleto l'incontro di Cgil, Cisl, Uil
“Ricostruiamo?” a Spoleto, associazioni sindacali, di categoria, cittadini e politici. Presenti Catiuscia Marini, presidente Regione Umbria e Vasco Errani, commissario per la ricostruzione
(Avi News) – Spoleto, 13 feb. – Una sala gremita ha ascoltato prima la relazione “unitaria” di Filippo Ciavaglia, segretario generale di Cgil Perugia, che ha parlato anche per Cisl e Uil, a seguire gli interventi dei rappresentanti delle associazioni di categoria, alla fine, quelli della presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e del commissario per la ricostruzione Vasco Errani.
Le tematiche. Si è trattato il delicato tema della ricostruzione, difficile in quanto gli eventi sismici non sono ancora del tutto cessati. Gli interventi hanno posto e richiamato l’attenzione su ciò che i terremoti hanno provocato ai vari settori economici. Non sono mancati accenni polemici, la discussione è stata interessante e, come ribadito da tutti, un “ottimo momento di confronto”.
Gli interventi finali, i più attesi, sono stati quelli della presidente Marini e del commissario Errani i quali non hanno deluso le aspettative e in una perfetta sintonia hanno illustrato sia lo stato dell’arte sia le norme in divenire. Entrambi con un unico e dichiarato obiettivo, “ricostruire in sicurezza oltre gli edifici e il patrimonio storico-artistico, anche un tessuto sociale compromesso dalla paura e dall’insicurezza”.
Gli impegni politici. Nello specifico, la presidente ha puntato sulla proposta del “riconoscimento del ‘danno indiretto’” “l nostro impegno – ha spiegato Marini – è quello di proseguire in questo lavoro affinché si possano trovare, d’intesa con lo Stato, le risposte adeguate”. La presidente Marini ha inoltre parlato di un “quadro normativo, dai decreti alle ordinanze commissariali, e finanziario che, a differenza del passato, consente a soli pochi mesi dall’inizio della crisi sismica, di poter avviare immediatamente la ricostruzione a ‘burocrazia zero’ e avendo la certezza della disponibilità della risorse”. Errani, riprendendo questi concetti, ha ribadito che la ricostruzione “non sarà delocalizzata e che sarà il più veloce e sicura possibile per evitare, innanzitutto, lo spopolamento delle aree geografiche maggiormente a rischio sismico”. Inoltre, sempre Errani, ha chiesto, dopo aver affermato “potete anche criticare aspramente la politica”, una nuova “unità di tutti i soggetti politici, istituzionali, imprenditoriali, sindacali, associativi per la ricostruzione”.
Agostino Marotti