(AVInews) – Perugia, 23 mar. – Sono 5.286 le società di capitali umbre (Spa, Srl e Cooperative) che rientrano nel nuovo decreto anti coronavirus nel quale sono indicati i settori Ateco che sfuggono al principio del ‘chiudere tutto’.
Lo studio è stato condotto da Acacia Group che, attraverso l’Osservatorio delle imprese, ha messo sotto la lente i ‘numeri’ delle società di capitali dell’Umbria. Il raggruppamento evidenziato sviluppa un fatturato aggregato di oltre 12 miliardi di euro e impiega 52.096 addetti, il 74,06 per cento delle 5.286 società ha sede legale nella provincia di Perugia e il restante 25,94 per cento in quella di Terni.
Le città con più concentrazione di imprese
CITTA'
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N° Aziende
|
%
|
Perugia
|
1301
|
24,61%
|
Terni
|
822
|
15,55%
|
Foligno
|
343
|
6,49%
|
Città di Castello
|
268
|
5,07%
|
Spoleto
|
196
|
3,71%
|
Corciano
|
170
|
3,22%
|
Assisi
|
158
|
2,99%
|
Gubbio
|
158
|
2,99%
|
Bastia Umbra
|
147
|
2,78%
|
Narni
|
143
|
2,71%
|
Orvieto
|
127
|
2,40%
|
Todi
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107
|
2,02%
|
Per quanto concerne il volume di affari, la fascia predominante è popolata dalle società con un fatturato inferiore al milione di euro (77,22%), seguita con netto distacco da quella 2-20 Milioni Euro (10,16%).
La suddivisione delle imprese per fascia di fatturato
FASCIA FATTURATO
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N° Aziende
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%
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OLTRE 100 milioni di euro
|
12
|
0,23%
|
50-100 milioni di euro
|
23
|
0,44%
|
10-50 milioni di euro
|
143
|
2,71%
|
2-10 milioni di euro
|
537
|
10,16%
|
1-2 milioni di euro
|
489
|
9,25%
|
MENO DI 1 milioni di euro
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4082
|
77,22%
|
Analizzando invece il numero addetti per azienda si evidenziano 75 grandi aziende con un organico superiore ai 100 dipendenti (1,44% delle 5.286 Società), la fascia centrale di 2.781 Pmi con organico tra i 2 e 100 dipendenti, e la fascia delle microimprese che occupa il 45,97 per cento del totale.
La suddivisione delle imprese per numero addetti
FASCIA ADDETTI
|
N° Aziende
|
%
|
OLTRE 500
|
11
|
0,21%
|
DA 100 a 500
|
64
|
1,21%
|
DA 50 A 100
|
87
|
1,65%
|
DA 10 A 50
|
897
|
16,97%
|
DA 2 A 10
|
1797
|
34,00%
|
0-1
|
2430
|
45,97%
|
“È difficile dire cosa ci aspetta e fare previsioni senza margine di errore – conclude Francesco Pace, founder di Acacia Group –. Quotidianamente, e ancor più in queste lunghe giornate, mi confronto con imprenditori e professionisti che sottolineano la priorità assoluta di risolvere l’emergenza sanitaria. Senza dimenticare che l’Umbria proviene da anni difficili e speriamo non subisca ripercussioni peggiori rispetto al panorama nazionale. Quali saranno le conseguenze economiche lo sapremo più avanti, quando avremo modo di analizzare i numeri reali. Aspettiamoci certamente un nuovo modello economico… da dopoguerra”.
Fonte Dati:
https://www.AcaciaCompany.it (Database delle Società Italiane)
Osservatorio delle Imprese – Umbria – Edizione 2020