Perugia, in tanti per scoprire le prime fabbriche e le prime lotte operaie cittadine
Camminata organizzata dalla Flai Cgil Umbria nell’ambito della campagna referendaria
(AVInews) – Perugia, 31 mag. – “È importante ricordare come è nata la classe operaia a Perugia e come si è sviluppata l’economia della nostra città, per capire che il lavoro non è solo legato alle logiche di mercato ma svolge anche una fondamentale funzione sociale”. Così l’attore, scrittore e drammaturgo Graziano Vinti, nella veste di guida, ha spiegato il senso della Passeggiata del Sì organizzata sabato 31 maggio a Perugia dalla Flai Cgil Umbria, un itinerario in città tra le antiche fabbriche e i luoghi simbolo delle prime rivendicazioni sindacali. L’iniziativa, che si inserisce nella campagna a sostegno dei Referendum su lavoro e cittadinanza in programma l’8 e 9 giugno e ha visto la partecipazione di alcune decine di camminatori, è partita dalla Fontana Maggiore in piazza IV Novembre per dirigersi verso il laboratorio della Perugina in via Angusta e poi raggiungere il cotonificio Pucci Boncampi in via del Roscetto, la sede della prima Camera del lavoro a Santa Maria Nuova, la Domus Pauperum Collegio della Mercanzia e la sede dell’ex stabilimento Saffa in cui si è svolto il primo sciopero cittadino nel maggio 1904, entrambi in corso Garibaldi. Il corteo è poi giunto alle Officine Piccini in via del Fagiano e alla Conca Piselli in via del Cardellino. La conclusione della passeggiata è andata in scena all’ex torrefattore della Perugina in piazza del Bacio, dove si sono tenuti gli interventi finali a sostegno del Sì ai cinque quesiti referendari.
“Abbiamo organizzato questa passeggiata rievocativa – ha spiegato il segretario generale della Flai Cgil Umbria, Luca Turcheria – che, partendo dalla conoscenza del passato, vuole farci riflettere sugli appuntamenti referendari dell’8 e 9 giugno. Abbiamo toccato alcuni punti strategici della nostra città, dove sono sorte le principali aziende di Perugia, dove si trovava la prima Camera del lavoro e dove si sono svolti i primi scioperi. Un’occasione per conoscere la nostra storia e, allo stesso tempo, rimettere al centro la dignità del lavoro”.
Nicola Torrini