Dall’Umbria almeno in 1.500 per la manifestazione nazionale Cgil di Roma
La piattaforma: aumento di salari e pensioni, no al riarmo, investimenti su scuola e sanità, no a precarietà e vera riforma fiscale - Pullman e treni organizzati dalle Camere del lavoro di Perugia e Terni per l’evento del 25 ottobre
(AVInews) – Perugia, 23 ott. – Le strutture della Cgil Umbria hanno già raccolto 1.500 adesioni per la manifestazione nazionale Democrazia al lavoro indetta dalla Cgil a Roma, sabato 25 ottobre, per chiedere l’aumento di salari e pensioni, per dire no al riarmo, per investire su sanità e scuola, per dire no alla precarietà e per una vera riforma fiscale.
L’organizzazione sindacale regionale, con tutte le sue articolazioni di categoria, parteciperà quindi in massa al corteo che partirà da piazza della Repubblica alle 13.30 e si concluderà a piazza San Giovanni in Laterano con gli interventi di Luc Triangle, segretario generale dell’Ituc (International Trade Union Confederation), e di Maurizio Landini, segretario generale della Cgil. Le Camere del lavoro di Perugia e Terni, in particolare, hanno organizzato numerosi pullman da tutte le principali città umbre e treni per consentire ai lavoratori di prendere parte alla manifestazione.
“Sabato 25 ottobre saremo a Roma insieme a tanti lavoratori umbri – annuncia la segretaria generale della Cgil Umbria, Rita Paggio – per aumentare salari e pensioni e far fronte a un carovita che ha ormai falcidiato la capacità di spese delle famiglie In Itala 2,2 milioni di famiglie vivono sotto la soglia di povertà, vale a dire 5,7 milioni di cittadini, ossia lavoratori e pensionati. In Umbria, paradossalmente, aumenta l’occupazione ma diminuiscono i livelli salariali, quindi lavoro povero e discontinuo. La media italiana della paga giornaliera è di 107 euro, in Umbria siamo molto al di sotto con una media giornaliera di 94 euro per gli uomini e 72 per le donne (dati tratti dall'ultimo Rendiconto sociale dell'Inps). Chi paga le tasse oggi in Italia, lavoratori e pensionati, continua a pagarne di più e con questa finanziaria rischia di non vedere un euro messo in tasca dall’abbassamento delle tasse, dai rinnovi contrattuali o dalla rivalutazioni delle pensioni”. “La strada intrapresa dal Governo – ha concluso Paggio – peggiorerà le condizioni di vita e di lavoro della stragrande maggioranza delle persone, colpendo lavoratori, pensionati, giovani, donne. Per queste ragioni la Cgil ha questa grande manifestazione nazionale a cui aderiamo convintamente”.