Politiche abitative, il nuovo piano della Regione Umbria convince i sindacati
Cgil, Cisl, Uil, Sunia, Sicet, Uniat, Unione Inquilini: “Ora lavoriamo per la messa a terra degli impegni”
(AVInews) – Perugia, 7 ott. – “Apprezziamo che finalmente la lotta al disagio abitativo torni ad essere una priorità per la nostra Regione”. È quanto affermano Gianni Fiorucci (Cgil Umbria), Simona Garofano (Cisl Umbria), Fabio Benedetti (Uil Umbria), Rossano Iannone (Sunia), Gino Bernardini (Sicet), Gianluca Ciambelli (Uniat) e Ribac Aurel (Unione inquilini) in un nota dopo l’incontro svoltosi lunedì 6 ottobre a Perugia con l’assessore regionale alle Politiche abitative Fabio Barcaioli.
“Mentre a livello nazionale il Governo Meloni propaganda un piano casa vuoto – dicono i sindacati –, senza risorse e senza programmazione, a livello regionale registriamo una volontà diversa, quella di creare un progetto concreto per riaffermare il diritto all’abitare, agendo in particolare sulle fasce più fragili della popolazione”. “Le proposte presentate dall’assessore Barcaioli – proseguono i sindacati e le categorie degli inquilini – vanno proprio nella direzione da noi auspicata. In particolare, c’è la volontà di realizzare un intervento urgente sul patrimonio abitativo di Ater e dei Comuni, attualmente bloccato per inagibilità degli immobili a causa delle mancate manutenzioni del passato. Ad oggi, in Umbria, gli appartamenti non ‘locabili’ sono circa 1600 rispetto agli affittati che risultano circa 7.800. Per allargare l’offerta sociale di casa occorre intervenire proprio su queste unità abitative rendendole agibili. Questo è possibile solo attraverso un piano di investimento pluriennale di manutenzioni e rigenerazione, integrato con le politiche urbanistiche dei Comuni”.
“L’impegno della Giunta – spiegano i sindacati e le categorie degli inquilini – è quello di trovare risorse per dare le gambe a questo piano, con almeno 10 milioni all’anno. Non si può non condividere una proposta così forte in grado aumentare notevolmente l’offerta abitativa sociale. Serve selezionare gli immobili su cui intervenire prioritariamente e assegnarli in tempi rapidi, visto che è proprio la casa il principale problema che incrocia i cittadini che rimangono indietro per motivi economici. In questo senso il coinvolgimento dei Comuni per noi è fondamentale e per questo abbiamo proposto all’assessore di incontrarci anche con Anci, chiedendo altrettanto impegno alle istituzioni locali. Ci convince molto anche la proposta di ripristinare due importanti linee di intervento sulle politiche regionali per sopperire alle assenze nazionali, il fondo per la morosità incolpevole ed il fondo per l’acquisto prima casa per le giovani coppie. Sarà importante anche creare nuovi modelli innovativi per rispondere ai vari livelli di disagio abitativo, come il co-housing e social housing. Anche su questi ambiti abbiamo stabilito linee di intervento comuni, reintroducendo canoni equi ed evitando speculazioni. Altro impegno importante è quello assunto dal neo direttore di Ater Andrea Napoletano, presente all’incontro, il quale riconvocherà un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali per monitorare l’andamento dei nuovi canoni basati su Isee.
“In sintesi – concludono i sindacati e le categorie degli inquilini – condividiamo questi nuovi indirizzi di politica abitativa per l’Umbria ma ora occorre lavorare insieme per mettere a terra gli impegni e trovare le risorse necessarie. Le nostre Organizzazioni sindacali continueranno a vigilare sull’operato delle istituzioni pubbliche affinché si affermi sempre più una politica che garantisca il diritto alla Casa nella nostra Regione e nel nostro Paese, una seria lotta al sommerso e alla speculazione, una politica di rigenerazione urbana che garantisca sostenibilità sociale e ambientale e sia in grado di rendere le città più accoglienti, sostenibili e inclusive”.