SOCIETÀ
  by Rossana Furfaro Published: mercoledì 19 marzo 2025 16:06:02

Scuola e ricerca, Flc Cgil in piazza a Perugia per sensibilizzare cittadini e lavoratori

Il settore è interessato dalle elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie - Il sindacato denuncia “precarietà, insufficienza di risorse e attacco ai lavoratori pubblici”

(AVInews) – Perugia, 19 mar. – In vista delle elezioni per il rinnovo delle Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) nella scuola, mercoledì 19 marzo l’organizzazione sindacale Flc (lavoratori della conoscenza) Cgil, insieme alle strutture federali, ha organizzato in piazza della Repubblica a Perugia un ‘gazebo della conoscenza’ volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi e problemi che interessano il mondo della scuola, della formazione e della ricerca. Al contempo, è stato anche distribuito materiale informativo sui cinque Referendum 2025 su lavoro e cittadinanza, in programma l’8 e 9 giugno. I volontari al gazebo hanno incontrato cittadini e avvicinato scolaresche in gita con i loro insegnanti, affrontando con loro le questioni più spinose legate al “riconoscimento dei diritti, la giusta retribuzione, l’applicazione del contratto nazionale e la fine del precariato”. Ai cittadini avvicinati al gazebo sono state anche offerte delle mele accompagnate dallo slogan “La conoscenza non è un frutto proibito, è un diritto”.

“L’istruzione, la formazione, la cultura e la ricerca – hanno spiegato dalla Flc Cgil Umbria – sono alla base del futuro del Paese e i pilastri di ogni società democratica e civile, ma oggi sono sotto attacco. Se non reagiamo, rischiamo di vedere il nostro Paese avviarsi verso un declino irreversibile, perdendo definitivamente il ruolo di guida culturale e scientifica a livello internazionale. La precarietà, l’insufficienza delle risorse e il continuo svuotamento del ruolo dei lavoratori pubblici sono il frutto di un disegno politico che dobbiamo fermare. Non possiamo permettere che la conoscenza venga sacrificata per finanziare altre spese, per inseguire modelli economici che producono diseguaglianze. Politiche fiscali che privilegiano alcune categorie non contrastando l’evasione, il disinteresse per la qualità del lavoro, sono rivelatori di un disegno ben preciso: ridurre la portata del sistema pubblico della conoscenza. La Flc Cgil ha sempre lottato contro questo modello che è la negazione stessa del diritto alla conoscenza, alla cultura, alla ricerca e all’istruzione di qualità. e continuerà convintamente a farlo, perché investire in conoscenza è una precondizione necessaria per superare le sfide economiche e sociali che il nostro Paese deve affrontare”.

Nicola Torrini


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