(AVInews) – Campello sul Clitunno, 18 dic. – Nella incantevole cornice del Castello di Campello Alto, venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 dicembre, torna l’appuntamento con il Presepe vivente, organizzato dalla parrocchia Pievania di Santa Maria in Campello.
La seconda edizione, a cura dei ragazzi dell’Oratorio San Luigi di Campello sul Clitunno, prenderà forma all’imbrunire, attraverso un percorso animato che richiama scene e ambientazioni ispirate alla tradizione e alla rappresentazione della Natività.
L’apertura è prevista alle 17, con la riproduzione della scena di arrivo di Maria e Giuseppe a Betlemme, momento che introduce i visitatori all’atmosfera del villaggio e alle varie postazioni interpretate dai figuranti. Il percorso attraversa le vie del castello, dove il pubblico può incontrare artigiani al lavoro, tra falegnami, fabbri, tessitrici, ma anche mercanti e botteghe animate da colori, profumi e piccole attività del passato; e poi ancora contadini e pastori che con gesti antichi riportano alla memoria la vita delle campagne, la corte di Erode e il Cammino dei Magi, guidati dalla stella nella notte. Ogni scena è curata nei dettagli, costumi, gesti e oggetti che rendono l’insieme credibile e affascinante, grazie all’impegno e alla passione dei volontari. Il cuore dell’evento è senza dubbio la Natività, collocata in uno dei punti più suggestivi del borgo, in un luogo dove silenzio e bellezza si incontrano per accogliere il mistero della nascita di Gesù. Un momento intenso, reso ancora più toccante dalla luce soffusa delle lanterne e dai canti che accompagnano l’arrivo dei visitatori.
“Il presepe vivente dell’Oratorio San Luigi – spiegano gli organizzatori – non è soltanto una rievocazione storica, è un progetto di comunità, un’occasione per far crescere i giovani nella collaborazione, nella creatività e nella condivisione della fede. Un appuntamento che ogni anno emoziona grandi e piccoli, offrendo a tutti un’occasione per riscoprire il vero significato del Natale”.
L’ingresso è gratuito. I visitatori verranno accolti in gruppi scaglionati, ogni trenta minuti circa, con l’ultimo ingresso fissato alle 19.
Rossana Furfaro