Ai forestali aumenti in busta paga: firmato preaccordo Regione Umbria e sindacati
Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil e l’assessore Meloni hanno siglato la bozza del Contratto integrativo regionale del comparto che in Umbria interessa 1.500 lavoratori: migliorie salariali e normative
(AVInews) – Perugia, 27 nov. – Sono circa 1.500 (1.300 nella provincia di Perugia e 200 in quella di Terni, di cui quasi 500 nella sola Agenzia forestale regionale) i lavoratori forestali che potranno godere dei benefici contenuti nel preaccordo sul Contratto integrativo regionale della categoria sottoscritto giovedì 27 novembre a Perugia, a Palazzo Donini, sede della Giunta regionale. A firmare il documento di 15 pagine, per poi illustrarne i contenuti, sono stati l’assessore alle politiche agricole della Regione Umbria, Simona Meloni, e le delegazioni sindacali che hanno portato avanti la trattativa: per la Flai Cgil Umbria, il segretario generale Luca Turcheria e la segretaria regionale Silvia Pansolini; per la Fai Cisl Umbria, il segretario generale Simone Dezi e il segretario regionale del comparto forestazione Lando Morcellini; per la Uila Uil Umbria, il segretario generale Daniele Marcaccioli e il segretario regionale Mirko Ghiandoni.
“Si tratta – hanno sottolineato i rappresentanti sindacali – del Contratto integrativo regionale degli addetti ai lavori di sistemazione idraulico forestale e idraulico agraria più ambizioso mai sottoscritto. Partivamo con una piattaforma decisamente esigente e, dopo una lunga e anche accesa contrattazione, ma sempre svolta in maniera corretta, nei giorni scorsi siamo finalmente giunti a un accordo che riteniamo molto positivo. Un primo passo importante in vista del rinnovo del Contratto nazionale che ci auguriamo sia rinnovato entro Natale. Questa verrà applicato ai lavoratori umbri, dando risposte migliorative sia in termini normativi che salariali, innalzando in maniera importante il salario integrativo regionale. Un’iniezione di liquidità necessaria, ma non scontata, per i lavoratori e le loro famiglie. D’altronde questo è un settore strategico per la regione cuore verde d’Italia, sia dal punto di vista della manutenzione del patrimonio boschivo, della protezione antincendio e della salvaguardia dell’assetto idrogeologico”.
L’accordo aggiorna il quadro contrattuale 2024–2027 e introduce misure economiche e normative destinate a rafforzare la qualità del lavoro e la funzionalità del servizio sul territorio. Tra gli interventi principali figurano l’aumento del salario integrativo regionale, la riduzione progressiva della franchigia temporale nei centri di raccolta, il riconoscimento dell’indennità ai preposti alla sicurezza e l’aggiornamento delle indennità giornaliere per le mansioni tecniche più esposte. Il documento sarà poi sottoposto all’attenzione dei lavoratori durante assemblee sindacali in programma nei prossimi mesi.
“Questo – ha commentato l’assessore Meloni – è un accordo che abbiamo costruito con cura, insieme alle organizzazioni sindacali. Il lavoro che fanno i nostri operatori è prezioso, soprattutto in una regione come la nostra caratterizzata da aree interne in cui la cura del territorio, dei boschi e del rischio idrogeologico diventa fondamentale. Ci abbiamo messo del tempo ma non volevamo lasciamo indietro nessuno, puntando a un integrazione di salario mensile, che potesse anche recuperare qualcosa dell’anno in corso e che agisse anche sulla franchigia, una misura probabilmente necessaria, ma anomala rispetto ad altri comparti: l’obiettivo è annullarla completamente nel 2027. È un premio alle maestranze che portano avanti un lavoro molto usurante e che sovraffatica il loro fisico. Un accordo quindi positivo, che è anche un incentivo ai giovani ad avvicinarsi a questo lavoro così importante”.
Nicola Torrini