Annunciato sciopero del Tpl umbro per “salvare il servizio dalla frammentazione”
Lo hanno convocato Filt Cgil e Faisa Cisal per lunedì 15 settembre: 24h con fasce tutelate. “Con l’affidamento da un solo unico gestore a quattro piccoli a rischio occupazione, salari e diritti dei lavoratori, oltre alla perdita di servizi e della loro qualità”
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Filt Cgil e Faisa Cisal annuncio sciopero trasporto pubblico (1)
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Filt Cgil e Faisa Cisal annuncio sciopero trasporto pubblico (2)
(AVInews) – Perugia, 12 set. – “Dopo quattro anni e mezzo siamo ancora qui a denunciare lo stesso grande problema: la divisione in quattro lotti del trasporto pubblico locale in Umbria. Cambiano le giunte, ma l’impostazione della prossima prevista gara di affidamento del servizio rimane invariata. Oggi il sistema è gestito da un unico grande soggetto che coordina lavoratori, mezzi e servizi in maniera integrata. Se invece si andrà avanti con l’attuale delibera di giunta si passerà a quattro piccole gestioni separate: urbano di Perugia, extraurbano di Perugia, Foligno-Spoleto e Terni. Insomma, si torna alla preistoria. Una scelta che porta con sé il rischio concreto di frammentare e indebolire il Tpl, soprattutto in territori caratterizzati da basso impatto demografico. Si mette in crisi il servizio, con evidenti ripercussioni negative per i lavoratori – economiche, occupazionali e dal punto di vista dei diritti –, e per i cittadini che vedranno contrarsi ancora di più i servizi e la loro qualità”. Così Ciro Zeno e Cristian Di Girolamo, segretari generali rispettivamente di Filt Cgil e Faisa Cisal dell’Umbria, hanno illustrato le motivazioni dello sciopero di 24 ore del trasporto pubblico locale umbro, che le due organizzazioni sindacali di categoria hanno indetto per la giornata di lunedì 15 settembre. L’annuncio è stato fatto venerdì 12 settembre nella sede della Cgil Umbria a Perugia. I due segretari hanno in particolare spiegato nel dettaglio, fornendo numerosi esempi, i rischi a cui si andrebbe incontro con la frammentazione del servizio regionale del tpl e l’affidamento a quattro piccole aziende piuttosto che a un grande raltà strutturata: “Oggi la grande azienda unica che gestisce il tpl umbro – spiegano Zeno e Di Girolamo – riesce a offrire un’organizzazione del lavoro a livello regionale, facendo così lavorare tutti i lavoratori 12 mesi all’anno. Domani tutto ciò non sarà possibile, con molti più lavoratori precari e stagionali. Non da meno la questione dei mezzi che oggi vengono gestiti e spostati a livello regionale in base alle esigenze, ottimizzandone il lavoro. Con quattro aziende i mezzi saranno suddivisi tra di loro e non potranno avere questa elasticità d’impiego. Quindi sicuramente ci vorranno più scorte, con conseguenti maggiori costi. Con unico gestore, alla gara parteciperebbero solo grandi realtà imprenditoriali strutturate e ben organizzate, che sarebbero in grado di garantire occupazione, salari e diritti e un servizio efficace ed efficiente, cosa tutt’altro che scontata con quattro piccole imprese che potrebbero anche dare il servizio in subappalto”.
“Laddove uno dei quattro gestori dovesse fallire – hanno ancora portato ulteriori esempi –, non è chiaro chi e come potrà garantire la continuità del servizio. Abbiamo anche la previsione del 49% di subappalto. Abbiamo la concessione gratuita di mezzi, compresa la manutenzione, a chi si aggiudicherà la gara. Già in passato l’ex assessore Melasecche aveva sostenuto questo percorso e oggi fa lo stesso l’assessore De Rebotti. Noi continuiamo a non condividerlo: vogliamo difendere l’occupazione e i servizi, e per questo saremo in piazza Italia a Perugia per manifestare sotto la regione dalle ore 9.30 del giorno 15 settembre ”.
Durante lo sciopero di 24 ore di lunedì 15 settembre verranno comunque garatiti i servizi nelle fasce orarie: nella provincia di Perugia 6-9 e 12-15; nella provincia di Terni 6.30-9.30 e 12.30-15.30. Le corse che partono dal capolinea prima dell’orario dello sciopero raggiungeranno comunque il capolinea di destinazione. “Questo sciopero – hanno infine sottolineato Zeno e Di Girolamo – non vuole nuocere agli studenti, ai loro genitori, ai pendolari e a nessuno degli utenti. Tant’è che ci sono le fasce tutelate. Noi abbiamo un grande senso di responsabilità le istituzioni No. Noi contestiamo una giunta che non ha l’obiettivo di salvaguardare l’occupazione. Noi facciamo sindacato: salvaguardiamo i posti di lavoro e puntiamo a difendere i servizi”.