Deruta, studenti della primaria di Pontenuovo ‘Paladini del territorio’ con Federcaccia
Riproposta l’iniziativa ‘Un giorno da naturalista’ con visita alla Zrc ‘La Vallotta’. Attività per parlare di educazione ambientale e far conoscere la funzione del cacciatore nella gestione della fauna selvatica
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(AVInews) – Deruta, 15 mag. – Avvicinare i bambini ai temi di educazione, gestione ambientale e biodiversità e sensibilizzarli a diventare ‘Paladini del territorio’. Con questo obiettivo, per il secondo anno, la sezione comunale di Federcaccia Deruta ha organizzato l’iniziativa ‘Un giorno da naturalista’ rivolta alle scuole primarie che ha previsto una visita guidata all'interno dell’area protetta denominata Zona di ripopolamento e cattura ‘La Vallotta’ di Deruta con partenza e ritorno all’agriturismo ‘Antica Fattoria del Colle’, dove i ragazzi hanno potuto degustare, grazie all’ospitalità dei proprietari, una colazione di prodotti a chilometro zero. Protagonisti della giornata sono stati gli studenti delle classi terza, quarta e quinta della Scuola primaria di Pontenuovo dell’Istituto Omnicomprensivo di Deruta, accompagnati dalle loro insegnanti. L’iniziativa ha visto anche la collaborazione di Fondazione Una (Uomo natura ambiente), Ambito territoriale di Caccia Perugia 2, Comune di Deruta, e Comitato di Gestione della Zrc. Ad accogliere gli studenti erano presenti per Federcaccia Mario Damiani, presidente sezione comunale Deruta e segretario provinciale Perugia; Alessio Chiodi, vicepresidente sezione comunale Deruta; Luca Coletti, presidente provinciale Perugia; inoltre, Marco Loreti, presidente Atc Perugia 2, Maria Cristina Canuti e Francesca Marchini, rispettivamente vicesindaco e assessore all’ambiente del Comune di Deruta. Dopo aver ricevuto come benvenuto i gadget messi a disposizione da Federcaccia nazionale e dai soggetti che hanno collaborato all’iniziativa, gli studenti sono partiti alla scoperta dei boschi della riserva naturale ‘La Vallotta’ guidati dal tecnico faunistico venatorio dottor naturalista Nicola Bovari che ha illustrato loro i concetti della catena trofica, dell’ecosistema e della biodiversità per la gestione della fauna selvatica, in particolare di lupo, cinghiale, capriolo e altre specie presenti in questa riserva naturale. “Abbiamo riproposto per il secondo anno questa iniziativa – ha commentato Damiani – che ha riscosso molto successo. Coinvolgiamo gli studenti delle scuole primarie perché è lì che dobbiamo intervenire per far capire l’importanza della funzione del cacciatore. Portare i ragazzi in questa oasi naturale, gestita anche con fondi regionali e l’ausilio dell’Atc Perugia2 per far riprodurre animali allo stato naturale, serve a far capire loro quanto è importante conoscere il territorio e la fauna. Questa iniziativa tende a far capire che il cacciatore opera anche in difesa della natura, non è solo colui che va a caccia per uccidere gli animali ma contribuisce a creare un equilibrio rispetto alla presenza delle diverse specie nel territorio”. “Federcaccia – ha ribadito Coletti – vuole avvicinare i bambini all’educazione ambientale. Questa iniziativa è stata organizzata insieme a Fondazione Una (Uomo natura ambiente), associazione nata nel 2015 di cui Federcaccia è partner perché vogliamo ribadire un modello di cacciatore che tutela l’ambiente e la biodiversità, che fa azioni propedeutiche allo sviluppo della fauna. La figura del cacciatore oggi sta cambiando, ci sono continui corsi di formazione per acquisire competenze, tramite l’ausilio di studi scientifici, necessarie a preservare la fauna. Una volta c’era la concezione della caccia come mezzo di sopravvivenza, poi come attività sportiva, oggi è un’attività che preserva e gestisce”. “Un’iniziativa che abbiamo sempre condiviso e patrocinato – ha concluso il vicesindaco Canuti –. È un momento importante per i ragazzi della scuola primaria perché comprendono l’importanza dell’ambiente e sono per un giorno paladini e difensori della nostra madre natura. Importante è anche far comprendere che il cacciatore non è una figura negativa ma un soggetto che deve inserire le proprie attività per garantire una popolazione adeguata di questi animali. Bellissima l’Antica fattoria del Colle che ci ospita”.