Foligno, Comitato Sì referendum: “Spazi preclusi dalla giunta per motivi politici”
Critiche alla deliberazione comunale che individua due sole piazze per i comizi referendari - ”Si cerca di oscurare i referendum e favorire l’astensionismo con irrisorie scuse tecniche”
(AVInews) – Foligno, 21 mag. – Fa discutere a Foligno la deliberazione numero 253 approvata dalla giunta comunale l’8 maggio scorso, che individua – escludendone di conseguenza alcuni – gli spazi comunali (piazze e locali) che possono essere utilizzati per fare propaganda relativa ai Referendum popolari abrogativi su lavoro e cittadinanza in programma l’8 e 9 giugno. Forti critiche, in particolare, giungono dal Comitato referendario cittadino per il Sì che accusa la giunta comunale di “aver imposto limiti alla campagna elettorale per motivi politici, per cercare di oscurare la campagna referendaria e favorire l’astensionismo”.
Tale vicenda è stata denunciata pubblicamente dal coordinatore del Comitato referendario per il Sì di Foligno, Ivano Bruschi, e dai rappresentanti del comitato stesso, Roberta Prosperi e Angelo Scatena, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella mattinata di mercoledì 21 maggio di fronte alla Camera del lavoro cittadina. Nel dettaglio, il punto più criticato della deliberazione è stato quello che individua quali unici “luoghi esterni aperti al pubblico per comizi” il parco dei Canapè (con palco) e la parte lastricata rialzata di piazza del Risorgimento.
“Già stiamo assistendo a un silenzio agghiacciante rispetto ai quesiti referendari – ha dichiarato Bruschi – e ora a Foligno, di fatto, ci vediamo anche ridurre ad appena due gli spazi dove poter fare comizi per i referendum: il parco dei Canapè e un’altra piazza di periferia, isolatissima e che non è assolutamente adatta ad attività di tipo politico, referendario o elettorale. Chiediamo con forza che venga ridata dignità allo strumento democratico del referendum e alle attività politiche, e che vengano ridati spazi adeguati a tali attività, come ad esempio piazza della Repubblica, oggi preclusa, che è sempre stato il cuore pulsante di ogni attività elettorale a Foligno”.
“Chiediamo alla giunta di tornare sui suoi passi rispetto a questa decisione – ha affermato anche Prosperi –. La motivazione che ci è stata data è legata agli eventi in programma per la Giostra della Quintana, ma sappiamo bene che negli anni passati, in occasione di appuntamenti elettorali che coincidevano con questo grande evento cittadino, non ci furono tali limitazioni. L’altra motivazione è legata alla presenza di una mostra sui bonsai e di un raduno di Porsche. Ci sono sembrate motivazioni alquanto irrisorie. E per quanto queste ultime siano iniziative assolutamente legittime, ci sembra irrispettoso paragonarle a tematiche cruciali come quelle del lavoro e della cittadinanza affrontate dai referendum”.
“L’anno scorso – ha ricordato infine Scatena –, in occasione delle elezioni europee e amministrative che si svolgevano proprio l’8 e 9 giugno, e sempre in concomitanza con gli eventi legati alla Giostra della Quintana, la deliberazione del Comune prevedeva la possibilità di utilizzare anche piazza della Repubblica per i comizi della campagna elettorale. Ci aspettavamo che anche quest’anno fosse concessa, almeno per senso civico e rispetto dei valori democratici. Le motivazioni che ci sono state date sono di carattere tecnico e logistico, ma la nostra sensazione è che la reale motivazioni sia di tipo politico”.
Se nulla dovesse cambiare, quindi, a oggi è previsto che la chiusura della campagna referendaria per il Sì si terrà al parco dei Canapè, il pomeriggio di giovedì 5 giugno, con comizio, giochi per bambini, musica per ragazzi e adulti.
Nicola Torrini