ECONOMIA
  by Rossana Furfaro Published: martedì 16 dicembre 2025 17:22:53

Galà delle Imprese 2025, nello showroom Talenti di Amelia l’Umbria che “è, fa, ancora”

108 invitati nel cuore del design italiano. Acacia Group riunisce le imprese che fanno grande il territorio. Premi, visione e un filo rosso: il genio appassionato di Francesco Pace

(AVInews) – Perugia, 16 dic. – Nel suggestivo showroom di Talenti Spa ad Amelia, tempio del design italiano per l’outdoor, si è tenuto il Galà delle Imprese 2025 firmato Acacia Group, l’appuntamento che ogni anno raduna l’élite dell’imprenditoria umbra attorno a numeri, storie e visioni di futuro. Una location non casuale: tra linee pulite, materiali ricercati e spazi che sembrano pensati per raccontare il bello del vivere italiano, il Galà ha trovato la sua cornice naturale. Talenti è, a tutti gli effetti, uno dei simboli del made in Italy che esporta genialità e bellezza nel mondo, e proprio qui Acacia ha scelto di scrivere un nuovo capitolo del suo percorso.

Nel corso della serata, Francesco Pace, ideatore del Galà e anima di Acacia Group, ha voluto consegnare un riconoscimento speciale: la “Chiave del Successo” a Fabrizio Cameli, patron del gruppo Talenti. Un gesto che è molto più di un premio: è il modo con cui Acacia rende omaggio a un imprenditore che ha saputo trasformare un’intuizione in un linguaggio internazionale del design, mantenendo però saldo il legame con la propria terra. Cameli viene raccontato come esempio di genio imprenditoriale che parte dall’Umbria e parla al mondo, mentre Pace e Acacia si confermano capaci di valorizzare storie che uniscono visione, coraggio e radici.

Il Galà delle Imprese non è solo numeri e riconoscimenti: è anche esperienza, cura del dettaglio, atmosfere. La cena di gala è stata affidata alle mani di Maurizio Serva, chef 2 stelle Michelin del ristorante La Trota, che ha portato in tavola una cucina fatta di ricerca, territorio e leggerezza, trasformando ogni piatto in un racconto. A completare il percorso gastronomico, le delizie del Maestro pasticcere Nicola Antonacci della Pasticceria Settevalli, che ha ‘interpretato la serata’ con creazioni pensate ad hoc, chiudendo l’esperienza con una nota di dolcezza elegante e contemporanea, perfettamente in sintonia con il contesto Talenti.

Non sono mancate le sorprese: tra un premio e un brindisi, gli ospiti sono stati coinvolti dalle performance del mentalista Aldo Aldini, che ha regalato momenti di stupore, ironia e partecipazione. Un modo per ricordare che il Galà delle Imprese è sì un appuntamento istituzionale, ma anche una serata emozionale, in cui il networking si mescola al piacere di stare insieme e di condividere visioni, idee, futuro.

Cuore del Galà, come sempre, la consegna dei premi che raccontano il talento e la solidità del tessuto imprenditoriale umbro. Figura simbolica della serata, Francesca Di Maolo è stata celebrata con il premio ‘Gentilezza’. La sua testimonianza mette al centro la profondità umana. In un contesto spesso dominato solo dai numeri, la storia del Serafico di Assisi ricorda che la vera grandezza passa dalla cura delle persone. Il premio ‘Famiglia & Impresa’ a Impercar, ritirato dalla Famiglia Rossi, racconta una storia di continuità, lavoro quotidiano e capacità di rinnovarsi senza perdere identità. Stesso riconoscimento anche per Ceb Impianti, premiata come esempio di impresa familiare che ha saputo crescere nel tempo, guidata da Mauro Fioroni, tenendo insieme radici, innovazione e responsabilità verso il territorio. Il premio ‘Sostenibilità’ va a Manini Prefabbricati SpA. A ritirarlo Manuel Boccolini e Anna Rita Rustici, testimonianza di un percorso che integra innovazione industriale e attenzione al percorso di sostenibilità, dimostrando che competitività e responsabilità possono e devono camminare insieme. Per la categoria ‘Performance Bilancio 2024’, il riconoscimento è stato assegnato all’Istituto clinico tiberino, ritirato da Alessio e Alberto Brugnoni: una realtà che coniuga numeri solidi e qualità dei servizi, mostrando come la buona sanità privata possa essere motore di sviluppo e occupazione.

Momento clou della serata, la proclamazione di Saci SpA come ‘Impresa dell’anno, riconoscimento ritirato dalla Famiglia Campanile. Saci, con i suoi 100 anni di storia, viene descritta come uno dei pilastri dell’economia regionale: una realtà capace di unire dimensione industriale, radicamento territoriale e visione di lungo periodo. La scelta di Acacia Group sottolinea come l’Umbria sappia esprimere imprese in grado di competere sui mercati più complessi senza smarrire il rapporto con comunità, lavoratori e filiere locali.

Nel corso del Galà è stata consegnata agli ospiti la nuova edizione de ‘L’Osservatorio delle imprese’, lo strumento con cui Acacia Group fotografa ogni anno l’andamento dell’economia umbra, incrociando fatturati, utili, addetti e indici di performance. Ma il 2025 segna anche un passaggio di fase: proprio qui è stato lanciato il nuovo tema strategico di Acacia Group per il 2026, ‘Essere, fare ancora. Un titolo che è già programma. Essere: riaffermare l’identità delle imprese, i valori, le storie personali che stanno dietro ai bilanci; Fare: mettere al centro l’azione, gli investimenti, il lavoro quotidiano che genera occupazione e sviluppo; Ancora: la volontà di non fermarsi, di rilanciare dopo i traguardi già raggiunti, di continuare a costruire occasioni concrete per il territorio.

In questo solco si inserisce anche l’anticipazione di uno dei progetti più attesi: il ‘Libro bianco per l’Economia umbra’, che Acacia sta costruendo insieme a imprese, istituzioni e corpi intermedi. Non un semplice documento, ma una mappa di lavoro per ridisegnare, con sguardo condiviso, il futuro economico della regione.

Dietro il Galà delle Imprese c’è un metodo e c’è una regia. Il ‘metodo Acacia’ parte dai numeri, li legge, li incrocia, ma non si ferma lì: li trasforma in storie, relazioni, progetti.

Al centro di questo percorso c’è Francesco Pace, ideatore del Galà e anima di Acacia Group: un mix tra genio visionario e passione irriducibile per l’Umbria, capace di mettere allo stesso tavolo imprese, istituzioni, professionisti, mondo accademico e media. Ogni edizione del Galà conferma la sua cifra: costruire ponti, non vetrine; creare occasioni reali di confronto, non solo fotografie di rito. È questa la ragione per cui, anno dopo anno, il Galà delle Imprese è diventato un appuntamento irrinunciabile per chi fa economia in Umbria. La serata al Talenti Showroom ad Amelia non è stata solo la celebrazione di quanto è stato fatto, ma il punto di partenza di un nuovo ciclo. Si prospetta un anno incredibile per Acacia Group, che come sempre vuole sorprendere e creare valore per il territorio, mettendo al centro le imprese e le persone che ogni giorno, in silenzio, costruiscono il futuro dell’Umbria.


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