(AVInews) – Roma, 18 dic. – Dopo l’avvio della sperimentazione, prosegue lo sviluppo e il lancio a livello nazionale del progetto Fintech (Finance Technology, cioè strumenti e innovazioni digitali che migliorano e automatizzano i servizi finanziari) della finanziaria regionale umbra Gepafin, un’innovativa piattaforma tecnologica per la compensazione multilaterale di debiti e crediti tra imprese e tra imprese e pubblica amministrazione, capace inoltre, tracciando gli scambi commerciali, di creare un digital twin dei territori. Uno strumento che può quindi essere utilizzato sia per creare liquidità immediata, che per mappare le relazioni economiche tra imprese e tra imprese e Pa, creando una rappresentazione digitale aggiornata dell’economia regionale, capace di restituire in tempo reale flussi finanziari e interdipendenze tra i diversi soggetti.
In occasione dell’assemblea annuale dell’Associazione nazionale finanziarie regionali (Anfir), che si è tenuta mercoledì 17 dicembre a Roma nella sede del Cnel (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro), Gepafin ha potuto presentare i nuovi sviluppi della piattaforma fintech – riconosciuta come best practice dall’Anfir – e promuoverla ai rappresentanti dell’organo costituzionale e delle altre finanziarie regionali. All’evento, che ha visto anche la firma di un accordo di collaborazione tra il Cnel e l’Anfir, siglato dai rispettivi presidenti Renato Brunetta e Michele Vietti, per l’Umbria sono intervenuti il vicepresidente della Regione, Tommaso Bori, anche in veste di coordinatore della Commissione per l’innovazione tecnologica e digitalizzazione della Conferenza delle Regioni, e Cecilia Moretti vicedirettore con delega all’innovazione in Gepafin, che ha illustrato, in veste di coordinatrice della commissione digitalizzazione di Anfir, i lavori della sua commissione e spiegato come Gepafin sia esempio di best pratice del digitale nel panorama italiano. Presenti anche il presidente di Gepafin, Carmelo Campagna, anche in qualità di vicepresidente nazionale di Anfir, e il direttore Marco Tili. Sono intervenuti inoltre Massimiliano Maselli, assessore all’inclusione sociale e servizi alla persona della Regione Lazio, Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio, e Roberto Baldassari, responsabile del Comitato scientifico dell’Associazione nazionale giovani innovatori.
“Quella di oggi – ha commentato Campagna – è una giornata importante poiché vengono messe a terra e prendono corpo le innovazioni digitali che stiamo completando e implementando in Umbria. La nostra regione, anche di fronte a realtà più importanti, riesce oggi a proporre un progetto innovativo, che ha valenza nazionale e che pensiamo possa essere a servizio dei nostri territori e delle nostre imprese”.
“Il nostro mandato – ha dichiarato Bori – prevede di fare dell’Umbria la regione più digitale d’Italia e per raggiungere questo obiettivo ci avvaliamo di tutte le opportunità e di tutte le forze, sia quelle direttamente in capo alla giunta regionale sia i progetti nazionali. L’Umbria, infatti, guida oggi la Consulta digitale nella Conferenza delle Regioni, ma, grazie a Gepafin, è anche capofila in ambito digitale all’interno dell’Anfir e, proprio in questo contesto, la nostra finanziaria regionale ha avuto la capacità di sviluppare un progetto fintech di rilievo nazionale, che permetterà alla Regione Umbria di passare da una governance reattiva a una predittiva”.
Con questo progetto, infatti, i dati diventano una vera e propria infrastruttura strategica di politica economica. La loro analisi, svolta anche tramite l’intelligenza artificiale integrata nella piattaforma, permette ad amministratori e decisori pubblici di interrogare direttamente il sistema in linguaggio naturale, consentendo di migliorare la capacità delle Regioni e delle finanziarie regionali di misurare l’impatto delle politiche pubbliche a sostegno delle imprese, passando da una logica di intervento ex post a una governance predittiva, fondata sull’analisi sistemica e sull’anticipazione delle criticità. Non solo, quindi, una soluzione tecnologica, ma un vero e proprio nuovo modello di governance economica, basato sulla collaborazione tra istituzioni, imprese e sistema finanziario, capace di rafforzare la resilienza del territorio e sostenere uno sviluppo più equo e sostenibile.
“Il progetto di Gepafin – ha sottolineato infine Vietti – mette in campo innovazione tecnologica e intelligenza artificiale e questo è il terreno vero delle sfide future che aspettano le finanziarie regionali”.
Nicola Torrini