Violenza sulle donne, a Orvieto Lara Ghiglione presenta ‘Come farfalle nella ragnatella’
Iniziativa promossa da Spi Cgil Orvietavano, provinciale Terni e Coordinamento Donne - A Lo Scalo Chommunity Hub mercoledì 21 maggio alle 17.30
(AVInews) – Orvieto, 19 mag. – “Molestie e minacce, condivisione di immagini intime senza il consenso della persona ritratta, intimidazioni, violenza verbale (rivolta anche contro le vittime di femminicidio), cyberbullismo e istigazione al suicidio: sono alcune delle forme di soprusi e violenze che si verificano sul web, che talvolta si rivela, soprattutto per le donne, una trappola dalla quale è difficile liberarsi”. Parla di questo ‘Come farfalle nella ragnatela - Storie di ordinaria violenza digitale sulle donne’, il libro di Lara Ghiglione e Vanessa Isoppo, che verrà presentato mercoledì 21 maggio alle 17.30 a Lo Scalo Community Hub di Orvieto, via Sette Martiri 49. L’evento è organizzato da Spi (Sindacato pensionati italiani) Cgil Lega intercomunale dell’Orvietano, Spi Cgil provinciale di Terni e Spi Coordinamento Donne.
All’incontro pubblico parteciperanno Giulia Sipone, operatrice del centro antiviolenza ‘L’albero di Antonia’ di Orvieto, Nicoletta Schembari dell’Unione degli universitari (Udu) Perugia, Ornella Cioni, presidente dell’associazione culturale ‘Il filo di Eloisa’ di Orvieto, e la coautrice del libro, Lara Ghiglione, coordinatrice della segreteria generale e responsabile politiche di genere di Cgil nazionale.
I lavori saranno introdotti da Anna Maria Laudadio, segretaria dello Spi Cgil Orvietano. Gli interventi saranno moderati da Maura Gilibini, coordinatrice donne Spi Cgil Orvietano.
Come farfalle nella ragnatela è “uno studio socio-criminologico che analizza dinamiche, cause ed effetti del la violenza digitale, anche attraverso alcune storie che hanno scosso il Paese, ma che non sempre sono state rappresentate in modo corretto dalla stampa e dai media. Uno studio che nasce con l’intento di acquisire consapevolezza sui rischi che si celano nel web, per cambiarlo e liberarlo dalla cultura sessista del possesso, dalla violenza e dall’odio, non certo per demonizzarlo. Un obiettivo che con la volontà di tutte e tutti, a partire dalle istituzioni preposte ad affrontare l’emergenza, è possibile realizzare”.
Nicola Torrini