(AVInews) – Perugia, 13 mag. – Un gesto d’amore per Perugia, un impegno corale per la bellezza e la memoria. Martedì 13 maggio, nella cornice maestosa della Sala dei Notari, cuore pulsante della storia civica perugina, si è tenuta la conferenza stampa e cerimonia del ritorno delle vetrate storiche restaurate grazie allo strumento dell’Art Bonus. L’iniziativa ha visto la partecipazione di numerose autorità e figure chiave del progetto: l’assessore ai Lavori Pubblici con delega Art Bonus, Francesco Zuccherini, la responsabile della comunicazione e coordinatrice della comunicazione di Art Bonus, dottoressa Simona Cortona, il direttore dei lavori, architetto Stefano Barcaccia, la restauratrice, Laura Rivaroli, il consigliere regionale Andrea Romizi e il consigliere comunale Edoardo Gentili.
Un sentito ringraziamento è stato rivolto ai mecenati, autentici protagonisti di questo progetto di rinascita culturale, presenti in sala: Lio Mancinelli, presidente di Consauto; Silvia e Giulia Palmerini di Palmerini Autoricambi; avvocato Marco Galletti; signora Franca Di Dioniso; signor Roberto Rizzi e Federico Bolli, rappresentato simbolicamente dal padre, in nome della storica Farmacia Bolli 1883.
“Restituire queste vetrate alla sala più rappresentativa della nostra storia cittadina è un gesto che lascia un segno nella memoria collettiva – ha sottolineato l’assessore Zuccherini –. L’Art Bonus è uno strumento potente: ogni donazione è un tassello di amore civico, un ponte tra passato e futuro. Continueremo a investire in questa direzione, valorizzando il patrimonio e coinvolgendo la cittadinanza”.
“Ricordo con emozione il giorno in cui il primo mecenate, Lio Mancinelli – ha affermato la dottoressa Cortona – varcò la soglia della Sala dei Notari durante il Covid, chiedendoci di vedere le vetrate e comunicandoci che avrebbe voluto restaurare una trifora. Da allora, abbiamo compreso quanto donare sia un gesto nobile, capace di unire generazioni e costruire bellezza condivisa. Il nostro lavoro ha fatto scuola anche oltre i confini locali: persino Confindustria Puglia, in un seminario organizzato a Bari ha voluto conoscere il nostro modello”.
Un ringraziamento speciale è andato al consigliere regionale Andrea Romizi, che da ex sindaco vide nascere e crescere il progetto Art Bonus a Perugia. L’architetto Stefano Barcaccia, direttore dei Lavori, e la restauratrice Laura Rivaroli hanno, poi, illustrato l’intervento. “Missione compiuta – hanno confermato –. Abbiamo completato nei tempi il restauro di due trifore del XIV secolo, realizzate con vetro soffiato e piombo. I vetri sostituiti sono stati siglati con l’anno per tracciarne la memoria futura. Particolare cura è stata dedicata alla struttura metallica, riportata al suo grigio originario, rispettando i criteri della conservazione”. La restauratrice Laura Rivaroli ha eseguito con maestria l’intervento, ridando luce e vita a un patrimonio fragile ma potente.
A conclusione dell’evento, ogni mecenate ha ricevuto un omaggio simbolico e ha avuto l’occasione di raccontare il proprio legame con Perugia.
Lio Mancinelli (Consauto): “La città di Perugia è nel cuore della nostra azienda. Questo è solo l’inizio: continueremo a esserci”.
Silvia e Giulia Palmerini (Palmerini Autoricambi): “È un onore contribuire alla bellezza della Sala dei Notari. Grazie per averci resi parte di questa storia”.
Avv. Marco Galletti: “L’Amministrazione ha dimostrato continuità e serietà. È stato un piacere far parte di questo percorso”.
Franca Di Dioniso: “Mi auguro che sempre più cittadini scelgano di prendersi cura della nostra città con gesti concreti”.
Roberto Rizzi: “Sono un mecenate di Perugia. Donare per la mia città è un atto naturale e necessario.
L’Art Bonus Perugia, dopo dieci anni e un totale di 2 milioni e 700 mila euro raccolti, 43 beni restaurati e 606 mecenati su 936 umbri, si conferma uno strumento di trasformazione, che rende protagonisti cittadini e imprese, in un dialogo virtuoso con l’Amministrazione pubblica. Le vetrate della Sala dei Notari tornano a raccontare, con rinnovata luce, la storia e la bellezza di una città che non smette di credere nella cultura.